La relazione di cura in terapia intensiva

Responsabile scientifica: Luigina Mortari

Componenti: Rosi Bombieri

Abstract ricerca:
I contesti sanitari di area critica costituiscono un ambito particolarmente complesso, dove la qualità della relazione di cura è di cruciale importanza per la realizzazione di un’efficace funzione terapeutica. Questa ricerca ha preso in considerazione il settore delle terapie intensive, coinvolgendo tre unità di terapia intensiva adulta afferenti al Dipartimento DAI Emergenza e Terapie Intensive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, e ha assunto come oggetto di indagine l’esperienza vissuta dal personale e dai familiari dei pazienti ricoverati in riferimento alla relazione di cura che li vede protagonisti. In particolare l’obiettivo era quello di delineare i principali vissuti, difficoltà e bisogni da essi esperiti, in modo da giungere, attraverso una disamina degli aspetti relazionali in gioco, all’individuazione dei fattori che ostacolano e di quelli che facilitano l’instaurarsi di una buona relazione di cura.
Per quanto riguarda il framework metodologico, si è adottato un approccio di tipo qualitativo, e la filosofia di ricerca a cui lo studio è ispirato è quella fenomenologica, integrata con il ricorso all’ermeneutica. È stato impiegato come principale strumento l’intervista narrativa (Atkinson 1998), focalizzata su una domanda esperienziale, che consisteva nel chiedere ai partecipanti di narrare un significativo episodio di cura nella relazione con gli operatori, i vissuti emotivi sperimentati, gli aspetti che hanno facilitato e quelli che hanno ostacolato l’instaurarsi di una buona relazione. Per l’analisi dei dati si è optato per un meticciamento tra il metodo fenomenologico eidetico e quello derivato dalla grounded theory (Mortari 2007; Mortari & Silva, 2018).
Nel complesso sono state raccolte 56 interviste: 36 rivolte al personale e 20 rivolte ai familiari. L’analisi dei dati ha fatto emergere come l’esperienza narrata dagli operatori e dai familiari sia connotata da diversi elementi di contatto, e come attorno alla relazione si giochino essenziali fattori di potenziale benessere o malessere per entrambi. L’in¬di¬vi-dua¬zione del ruolo determinante giocato dagli aspetti relazionali offre indicazioni precise sulla necessità di adeguati investimenti sul piano delle risorse e della formazione, in riferimento a due focus di attuale interesse: l’iden¬ti¬fi¬ca¬zione di fattori preventivi del burnout in area critica e la gestione delle visiting polices, in linea con le indicazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica (2013).

Pubblicazioni:
Bombieri R. (2020). Per una relazione che ha cura – Curanti e famiglie in terapia intensiva. Roma: Aracne.

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