Il teatro del desiderio Jacques Lacan, da Platone a Spinoza – Matteo Bonazzi

Ogni tentativo di costruire un’etica tende a evocare la dimensione dell’inconscio. Questa scoperta freudiana ci invita a una rilettura delle etiche passate, da Platone a Heidegger e oltre, per trovarvi l’illuminazione e, dopotutto, la storia sotterranea dell’etica dell’analista Ache “non costituirà un progresso se riguarderà solo alcuni”.

A farci da guida con queste parole è Jacques Lacan, il cui costante confronto con la filosofia ci offre uno stile di lettura che si traduce immediatamente in un esercizio di scrittura.

Se ne ricava un modo del tutto singolare di ereditare la tradizione: senza riesumarla nostalgicamente né contestandola, ma assumendola a rovescio. Un lascito inedito che ci permette di articolare la stessa etica psicoanalitica al di là della sua versione più classica, incentrata sul primato del desiderio e della dialettica, verso una diver- sa topologia. L’Oggetto che causa il desiderio, e la sua soddisfazione, viene così a offrire una nuova bussola per orientarci nella complessità della vita contemporanea.

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