Matteo Bonazzi, filosofo e psicoanalista, insegna Filosofia della storia all’Università di Verona, dove è coordinatore scientifico del Centro di ricerca “Tiresia” per la filosofia e la psicoanalisi. È membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Si occupa dei rapporti tra filosofia e psicoanalisi, con particolare attenzione alle implicazioni etiche e politiche. Oltre a vari saggi, è autore di: Il Libro e la scrittura. Tra Hegel e Derrida (Milano, 2004); Scrivere la contingenza. Esperienza, linguaggio, scrittura in Jacques Lacan (Pisa, 2009); El lugar político del inconsciente contemporáneo (Buenos Aires, 2012); (con D. Tonazzo), Lacan e l’estetica. Lemmi (Milano, 2015). Ha curato l’edizione italiana di J. Alemán e S. Larriera, L’inconscio e la voce. Esistenza e tempo tra Lacan e Heidegger, (Milano, 2009); (con M. Barenghi), L’immaginario leghista. L’irruzione delle pulsioni nella politica contemporanea (Macerata, 2012); (con C. Serra e S. Vizzardelli) Voce. Un incontro tra filosofia e psicoanalisi (Mimesis, 2018); per la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, L’inconscio è la politica, Quel che sfugge allo sguardo, Col crimine nasce l’uomo (Mimesis, 2014).