Superare lo scontro tra paradigmi? Il caso della definizione di un oggetto di ricerca
Fabrizio Chello, componente dell’UdR napoletana di RE-SERVES, a partire dai risultati della Revisione Sistematica della letteratura scientifica sui comportamenti antisociali degli adolescenti, ha proposto alcune riflessioni sul processo di definizione di un oggetto di ricerca al di là della cosiddetta “guerra tra paradigmi”, nell’ambito del Congresso Nazionale SIPed ‘La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive’, che si è tenuto dal 14 al 16 gennaio 2021 in modalità telematica.
Abstract
A partire dai risultati della revisione sistematica della letteratura condotta dall’Unità di Ricerca (UdR) napoletana, coordianta dal prof. Perillo, nell’ambito del PRIN RE-SERVES, coordinato dalla prof.ssa Milana, la relazione si è posta l’obiettivo di riflettere sul possibile superamento dello scontro tra paradigmi nella ricerca empirica educativa a partire dalla fase di identificazione dell’oggetto di indagine. La scelta di riflettere sulla fase iniziale di una ricerca deriva dalla costatazione che, molto spesso, il suddetto superamento si riduce all’uso congiunto di metodi e strumenti quantitativi e qualitativi all’interno di studi e ricerche che fanno riferimento ad approcci epistemologi e teorici esclusivamente o esplicativi o interpretativi.
In particolare, nel lavoro della suddetta UdR, il processo di definizione dell’oggetto di indagine, relativo al fenomeno dei comportamenti antisociali degli adolescenti (CAA), ha avuto inizio con la revisione sistematica della letteratura scientifica, dalla quale sono stati identificati e analizzati 65 contributi. L’analisi di questi ultimi ha evidenziato che, anche nei casi in cui il disegno di ricerca è misto, i CAA sono pensati come comportamenti devianti, senza alcuna definizione né del concetto di devianza e, dunque, dei criteri socio-culturali che lo irretiscono né delle motivazioni che spingono il ricercatore a interessarsi a certi CAA e non ad altri.
Il contributo ha discusso i problematici effetti di una tale assunzione sul piano ontologico, epistemologico, teorico e metodologico per poi proporre di ripensare il superamento dello scontro tra paradigmi facendo riferimento all’approccio transazionale deweyano.