Il seminario si colloca all’interno di una serie di iniziative sulla storia LGBTQIA+ promosse sin dal 2015 presso l’Università di Verona. Un primo incontro, intitolato alla memoria di John Boswell, si tenne nel marzo del 2015 (Dipartimento TeSIS, PoliTeSse e Centro Interuniversitario di Storia Culturale). Il secondo fu il grande convegno del 21 e 22 settembre 2015: Tribadi, sodomiti, invertiti-e, pederasti, femminelle, ermafroditi… Per una storia dell’omosessualità, della bisessualità e delle trasgressioni di genere in Italia (Dipartimento TeSIS, PoliTeSse e Centro Interuniversitario di Storia Culturale). Negli anni successivi, almeno altri due incontri di indirizzo storico si posero in un ideale dialogo con le iniziative veronesi: la giornata di studi Percorsi di storia di genere tra moderno e contemporaneo, organizzata nel 2016 presso l’Università di Bologna (Dipartimenti DiSCi e TeSIS, ISIG-FBK); e le giornate di studi Forme e identità maschili: storia, società e diritto, organizzate nel 2018 presso l’Università di Perugia (Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Politiche, DiSCi, TeSIS e PoliTeSse).
Oltre a dare visibilità e riconoscimento accademico a una storia a lungo taciuta o messa in disparte, muovendo da un approccio plurale e inclusivo delle diverse voci e soggettività, tra gli obiettivi di tali incontri ci fu anche quello di avviare una prima e necessaria ricognizione storiografica sull’omosessualità nel contesto italiano. Tenendo sullo sfondo opere di riferimento come l’Histoire de la sexualité di Michel Foucault, studiose e studiosi di diversa formazione e provenienza si sono così confrontate-i con i quadri normativi e gli interventi repressivi attuati in molte delle società passate nei confronti delle sessualità considerate al tempo «devianti». Se da un lato una simile focalizzazione è apparsa imprescindibile per definire forme ed estensione della criminalizzazione cui era sottoposta l’omosessualità, dall’altro lato ha messo in luce l’inevitabile parzialità del piano istituzionale, volto a restituire più i confini degli atti sessuali, che la storia dei soggetti coinvolti: la repressione, più che l’affermazione.
Il seminario Alla prova delle «passioni». Pratiche e rappresentazioni dell’omosessualità maschile e femminile tra moderno e contemporaneo si propone di indagare la storia dei rapporti tra persone dello stesso sesso cercando di tenere insieme due sfere – la sessualità e l’eros inteso in senso più lato – che nel pensiero occidentale ricorrono spesso divise e contrapposte. Un dualismo peraltro lungamente discusso dagli studi sull’omosessualità nei contesti nei quali non esisteva “la parola per dirsi”, e che ha portato spesso a concentrare le indagini più sulla materialità degli atti sessuali (in quanto vietati), che sulle possibilità e sui modi della loro espressione. Eppure, prese nel loro complesso e sul lungo periodo, anche le fonti pre-contemporanee danno conto delle sfumature della sfera sentimentale, dalla passione all’intimità, dall’amicizia all’amore: «i sentimenti hanno una storia e l’amore non fa eccezione». Da ultimo, l’amore si trova oggi al centro di una rinnovata attenzione da parte della storia delle emozioni.
Il contesto studiato sarà quello italiano tra età moderna e contemporanea, l’approccio multidisciplinare e aperto a una varietà di fonti oltre a quelle “istituzionali”, quali per esempio gli epistolari, i diari, i trattati, le opere artistiche, letterarie, musicali. Il taglio sarà volutamente ampio, incoraggiando la presentazione e la discussione di ricerche attualmente in corso da parte soprattutto di giovani studiose-i che stanno lavorando sul tema.
Locandina del seminario
Il seminario è organizzato dal Centro di ricerca PoliTeSse (sites.dsu.univr.it/politesse) in occasione del primo LGBT + History Month Italia (lgbtplushis)
Il seminario si terrà in presenza e online. Per ottenere il link Zoom, o per ulteriori informazioni, contattare: tommaso.scaramella@univr.it