Igor Pelgreffi

PhD in filosofia, è laureato in filosofia (Verona) e in ingegneria (Bologna). Attualmente insegna nelle scuole superiori ed è docente a contratto di “Ethics and Law of Data Protection” presso l’Università di Verona. Oltre che di Ethos, è membro dei Centri di Ricerca “Officine Filosofiche” (Alma Mater Studiorum) e Tiresia (Verona), ed abilitato a professore di II fascia in Filosofia Morale, Filosofia Teoretica ed Estetica e teoria dei linguaggi. È redattore delle riviste scientifiche “Lo Sguardo”, “Kaiak”, “Azimuth. Coordinates in Modern and Contemporary Age”. Per KE Edizioni dirige le collane Scritture e, con V. Cuomo, Estetica e teoria delle arti).

INTERESSI DI RICERCA

  • Filosofia contemporanea, specialmente di area francese. Inizialmente ha approfondito la questione della scrittura (Derrida, Nancy, Zizek, Stiegler e, recentemente, Gargani) intesa come supporto tecnico ma anche esistenziale della pratica filosofica (La scrittura dell’autos. Derrida e l’autobiografia (2015); Scrittura e filosofia. Jacques Derrida interprete di Nietzsche (2014); Slavoj Žižek (2014)], ed anche la questione delle pratiche e delle tecniche in rapporto al costituirsi della filosofia: l’autobiografia, l’intervista, la video-intervista, i processi di soggettivazione negli ambienti di “scrittura” digitale, tra cui una ricerca sul senso e sul valore delle interfacce, in particolare gli schermi (Il pensiero e il suo schermo. Morfologie filosofiche fra cinema e nuovi media (2013); Il filosofo e il suo schermo. Video-interviste confessioni monologhi (2016)].
  • La questione del corpo, dell’involontarietà e dell’automatismo all’interno di una riflessione più generale sull’etica e sulla tecnica [Filosofia dell’automatismo. Verso un’etica della corporeità (2018)]. Il problema centrale è quello di comprendere le modalità con cui i dispositivi di ripetizione e standardizzazione attraversano la dimensione della corporeità, sia nell’interazione con la ripetizione tecnica che, più in generale, con le dinamiche socio-digitali. L’idea è quella di mostrare, mediante il tema dell’automatismo e delle opzioni di disautomatizzazione, come questa complessità riguardi le interazioni reciproche tra natura e tecnologia, tra ecologia e digitale [Ecologia. Teoria, natura, politica (2018); È possibile una tecnica ecologica? Ipotesi su incorporazione, ripetizione, differenza (2019); Il corpo come soglia tra ecologia e digitalizzazione. Ripetizione e apprendimento critico (2021)].
  • Etica delle macchine, roboetica e problemi sollevati dall’automatismo in rapporto all’automazione macchinica (Habitus and Learning. Notes on repetition, body and change (2020); Ambiente digitale, automatismi e corporeità (2020); Bernard Stiegler e la critica della società automatica (2019); Algorithm. Geneaology, Theory, Critique, curatela con U. Fadini e M. Badino (forthcoming)].
  • Negli ultimi anni, le relazioni tra corpo vivente, tecnica e disautomatizzazione, vengono indagate anche mediante altre prospettive, come quella delle dinamiche delle forme e delle loro emergenze non prevedibili in senso algoritmico, come nella prospettiva dell’eterogenesi differenziale, in collaborazione con gruppi di ricerca presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, coordinati da Alessandro Sarti. Il problema dell’automatismo e di una forma alternativa dentro la ripetizione, può essere completamente ripensato, in un senso critico, sulla base di un pensiero del vivente e delle forze differenziali che formano sistemi di relazioni morfogenetiche complesse con le dinamiche dell’artificiale, cioè della ripetizione algoritmica imposta, da vari punti di vista, anche politico [L’hétérogènese différentielle. Formes en devenir entre mathématiques, philosophie et politique, con A. Sarti (2020); Eterogenesi differenziale, corporeità, automatismi: modelli filosofici e modelli matematici tra Deleuze, Spinoza e Merleau-Ponty (2020); Endosimbiosi e filosofia in Lynn Margulis (2020)].
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Telefono: + 39 340 5658357

Email: igor.pelgreffi@univr.it

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