Quali corpi possono essere “sessuali”? Quanto conta la sessualità per essere “veri uomini” e “vere donne”? La sessualità dei portatori di disabilità è un tema tabù: il sesso normativo richiede l’uso di corpi abili, sani e possibilmente belli. Si presume che i corpi disabili non possano essere s/oggetti del desiderio a causa di un processo sociale di de-sessualizzazione: ma questa barriera non è conseguenza di determinati corpi, bensì di determinate politiche e culture. Il passaggio da oggetti di cura a soggetti di desiderio avverrà solo quando le persone direttamente interessate saranno coinvolte attivamente nei processi decisionali, nella produzione culturale e scientifica, e nelle politiche sulla disabilità. L’incontro si propone di offrire un momento di formazione, sensibilizzazione e dibattito sul rapporto tra sessualità e disabilità, con la partecipazione di attivisti/e, ricercatori/trici e giornalisti/e.
Elia A.G. Arfini, Adriana Bellotti, Pia Covre, Silvia Migliaccio, Max Ulivieri
15.30, sala 1.6 (primo piano)
Università di Verona, Polo Zanotto
Via San Francesco 22, Verona
Locandina della conferenza