Anna Lorenzetti, Matteo Nicolini, Alessandra Cordiano
Obiettivo del seminario è stata l’analisi delle norme che regolano lo statuto giuridico delle persone transgender, transessuali e intersessuali. Sebbene alcune recenti sentenze giudiziarie abbiano ufficialmente riconosciuto il diritto a cambiare nome e designazione del sesso prima/senza sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, il diritto nazionale italiano tende a riaffermare il binarismo sessuale, mettendo in discussione i diritti umani fondamentali. In questo senso, infatti, ci sono state recenti preoccupanti decisioni giudiziarie in Italia che hanno negato lo status giuridico alle coppie sposate in cui uno dei due coniugi si è sottoposto a terapia di riassegnazione del sesso. La seconda presentazione del seminario ha trattato invece la giurisprudenza internazionale che insiste sulla necessità della “soluzione chirurgica” e della riaffermazione del binarismo sessuale: né la legislazione italiana né quella europea, per esempio, considerano l’esistenza di persone intersessuali. Durante il seminario, è stato più volte osservato il carattere ambivalente delle disposizioni legali. Infatti, lo scopo principale della legge sarebbe quello di preservare la società, attraverso le norme, e da qui deriva la ripetizione giuridica del binarismo sessuale tradizionale. A volte, però, le norme giuridiche possono anche difendere la diversità sessuale. Solo una prospettiva olistica, quale principio capace di “tenere insieme” una costituzione democratica, è in grado di descrivere la complessità sociale, dando importanza alla protezione della persona e riducendo le lacune create dal binarismo sessuale. Durante il dibattito finale è stata sottolineata la “cecità” del diritto, dal momento che le disposizioni patriarcali appaiono come la norma su cui si costruiscono i sistemi giuridici. Il seminario si è concluso con questa domanda: il binarismo sessuale è un dispositivo utile per regolare la società di oggi e, in particolare, per garantire il diritto umano basilare all’autodeterminazione?
Locandina del seminario
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