Mackda Ghebremariam Tesfaù, Marie Moïse
e Lorenzo Bernini
Un filo conduttore collega colonialità, schiavitù e razzismo in un tempo sospeso in cui passato e presente si riattivano a vicenda. Da una prospettiva femminista Nera, la memoria diventa una lente di analisi, un sito di resistenza e una precondizione per ripristinare la possibilità di un futuro. Il lavoro di Grada Kilomba sul trauma coloniale e il razzismo di genere converge con le analisi di Angela Davis, Hortense Spillers e Gloria Wekker per sostenere che la costruzione di legami di sorellanza e filiazione (simbolica, intellettuale e affettiva) rappresenta la sovversione di un regime di alienazione e sradicamento. Trasmettere la ferita non significa riprodurla, ma renderla oggetto di pratiche di guarigione.
17.00-19.00
Sala SMT6 – Polo Santa Marta
Via Cantarane 2 – Verona
I posti sono limitati. Per prenotazioni: lorenzo.bernini@univr.it. È richiesto il green pass.
Registrazione della conferenza: