Norma o libertà? Immagini dell’omosessualità nella Venezia dell’Ottocento

Tommaso Scaramella (Università di Verona)
Federico Barbierato (Università di Verona)

La definizione delle abitudini sessuali ha sempre coinvolto una vasta gamma di conoscenze. Nelle società del passato, la medicina, la religione e la giustizia, così come la cultura popolare, hanno prodotto diversi discorsi su ciò che oggi chiamiamo “sessualità”. Questi discorsi riguardavano principalmente la sfera degli atti proibiti, ma prendevano in considerazione anche la percezione delle emozioni e dei sensi nella costruzione della dicotomia lecito/illecito. Nella Venezia del XVII e XVIII secolo, i discorsi popolari sulla sessualità erano abbastanza diffusi, come appare dalle fonti dell’Archivio di Stato veneziano. Una “teoria” era abbastanza comune: la trasgressione sessuale era il minore dei peccati; si può fare tutto ciò che si sente – dicevano alcuni – se è mosso dall’istinto; le restrizioni alle emozioni e ai sensi erano imposte dalla politica e dalla religione, non dalla natura; quindi l’omosessualità non era davvero “contro-natura”. Il seminario presenterà alcuni esempi di questi discorsi eterodossi, discutendo la connessione tra sodomia, libertinaggio e norma.

14.00-15.40
Polo Zanotto, Sala 2.1
via San Franceco 22, Verona

Locandina

Porte Aperte – PoliTeSse_[183047bytes].pdf

 

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