Acculturazione
Alessandra Lo Piccolo e Viviana La Rosa
Università degli Studi di Enna Kore

Il termine acculturazione descrive un processo di cambiamento bi-direzionale che si verifica quando due gruppi etnici diversi entrano in contatto diretto. Questo costrutto, seppur di matrice antropologica, è possibile declinarlo in vari modi. L’analisi proposta è di matrice psico-sociale ed evolutiva proprio per adattarla agli obiettivi del progetto RE-SERVES e all’inclusione dei minori stranieri.
Dunque, l’acculturazione, sul piano evolutivo, può far leva su due aspetti specifici: l’assimilazione (strategia talvolta adottata dai minori di seconda generazione), in cui la persona o il gruppo aderiscono pienamente agli schemi comportamentali e valoriali del paese ospitante e negano totalmente o in parte la propria cultura d’origine; o la separazione (caratteristica spesso dei nuovi arrivati) che caratterizza la persona che decide di mantenere il legame con la propria cultura d’origine, ponendosi “distante” verso la cultura ospitante (Berry, 2001).
Per Berry (2001) il processo di acculturazione, passando per l’assimilazione (quando si instaurano i primi contatti con la nuova cultura) e la separazione (quando la persona sperimenta bassi livelli di contatto e affinità con la cultura ospitante), si muove lungo un continuum che vede, da una parte, l’integrazione del soggetto, e dall’altra, la sua marginalizzazione. L’integrazione si verifica quando la persona riporta uno sviluppo adeguato di relazioni con la società ospitante insieme al mantenimento delle proprie pratiche culturali, nella marginalità si ha, invece, la totale o quasi assenza di interazione/scambi con la cultura ospitante.
In letteratura, alcuni autori individuano diverse modalità di acculturazione:

  • consonante: i.e. quel percorso dei migranti che si “assimilano”, abbandonando tradizioni e abitudini del paese d’origine per abbracciare quelli della società ospitante;
  • dissonante: e.g., quando i figli e le figlie vivono in maniera repentina il processo di acculturazione rifiutando di mantenere legami culturali che rimandano alla cultura d’origine dei genitori, i quali continuano a rimanere legati alla loro cultura d’origine;
  • selettiva: quando entrare in un nuovo contesto non risulta in contrasto con il mantenimento dei legami e riferimenti identitari della cultura di provenienza (Portes & Rumbaut, 2005).

Un altro autore che ha esaminato il processo di acculturazione è Gordon (1964, 1978), il quale mette in luce differenti modalità di assimilazione della cultura ospitante: ‘assimilazione strutturale’ e ‘assimilazione culturale’. La prima si riferisce ad un elevato livello di contatto e di partecipazione con e verso la cultura ospitante, la seconda, invece, fa riferimento ad un livello più basso di mantenimento della cultura di origine. L’Autore parla di esito di integrazione quando nella persona sono presenti entrambe le forme di assimilazione.
Berry (2001), inoltre, delinea l’acculturazione come un processo multilineare e interattivo, che incide su comportamenti, obiettivi ed esiti messi in atto dallo straniero/a neo-giunto/a che arriva entro un nuovo contesto. In questo quadro complesso, l’acculturazione si riferisce alle estrinseche ed intrinseche tipologie di cambiamento sociale riguardanti i comportamenti, gli atteggiamenti, il sistema di valori, l’identità personale e culturale, che devono essere negoziati, reinterpretati e ricostruiti tra ingroup e outgroup. Entrambi i membri dei gruppi culturali sono coinvolti in tale processo e, nelle influenze reciproche, mettono in luce strategie di acculturazione derivanti dalla combinazione della volontà di mantenimento della propria cultura con il desiderio di entrare in relazione, in contatto, con quella della società ospitante. L’acculturazione è tuttavia un concetto trasversale a tutti gli attori della scena sociale ed educativa.
Il costrutto, infatti, attraverso i modelli teorici sopracitati, viene analizzato, in seno al progetto RE-SERVES, proprio nei minori stranieri non accompagnati, per delineare il processo di arrivo dei minori in termini psicologici ed educativi, e per strutturare sentieri inclusivi.

Riferimenti bibliografici minimi

Berry, J. W. (2001). A psychology of immigration. Journal of social issues, 57(3), 615-631.

Gordon, M. (1964). Assimilation in American life. Oxford University Press.

Gordon, M. (1978). Human nature, class, and ethnicity. Oxford University Press.

Portes, A., & Rumbaut, R. G. (2005). Introduction: The second generation and the children of immigrants longitudinal study. Ethnic and RacialStudies, 28(6), 983-999.

Per citare questo testo:

Lo Piccolo, A., & La Rosa, V. (2020). Acculturazione. In M. Milana & P. Perillo (Cur.) Progetto RE-SERVES: Glossario. https://sites.dsu.univr.it/re-serves/