Comunità (di cura educativa)
Rosanna Cima
Università degli Studi di Verona
Il termine comunità deriva dal latino communitas, originariamente munus significa dono, obbligo, impegno. Dono è inteso nelle due accezioni di atto generativo della vita, matrice, utero materno e dono-da-dare, cioè offerta/sottrazione di ciò che si ha di più intimo per il cum, l’essere insieme. In questa accezione di communitas si legge il valore di legame e di debito, di gratitudine e reciprocità.
Il concetto di comunità è usato, con significati diversi tra loro, in molte aree disciplinari: in sociologia per descrivere le organizzazioni sociali, in antropologia per definire, ad esempio, le comunità linguistiche, parentali, religiose. In generale il concetto indica una visione del mondo come espressione di una condivisione in senso allargato.
La comunità può essere intesa come una modalità relazionale continuativa in cui si condividono spazi, tempi, affetti, scopi. Educa i componenti a uno specifico ambiente culturale, ad aderirvi attraverso diversi gradi di consapevolezza e intenzionalità, in luoghi ben definiti o, più diffusamente, nell’esperienza informale quotidiana (Tramma, 2014).
La comunità, secondo Simone Weil (1990/1949) risponde ai “bisogni imprescindibili” di ogni essere umano, offre sicurezza e protezione attraverso il rispetto reciproco e l’obbedienza alle leggi. Nella comunità ogni individuo partecipa, come ogni singola parte del corpo umano, alla vita di tutto l’insieme. I rapporti di cooperazione sono basati sulla responsabilità verso la collettività, sulla pari dignità e ogni persona è impegnata con le altre, nella comune ricerca delle verità. L’immagine del radicamento e dello sradicamento evocata dalla Weil esprime i termini della ricerca umana verso una comunità ideale e i rischi di perderla.
Le trasformazioni sociali, ambientali ed economiche sollecitano un ripensamento dei modi di intendere e vivere la comunità: la molteplicità di appartenenze a gruppi e comunità che caratterizzano le persone e le società rende necessaria una cultura dell’incontro. L’esercizio della ‘maieutica reciproca’, della riconoscenza e dell’interdipendenza (Dolci, 1972) permette di elaborare i conflitti e le energie portate dalle differenze, quale misura che connette ogni singola comunità alle altre.
La capacità da parte della comunità di prendersi cura di sé, in generale, e dei propri componenti nello specifico, è individuata nella nozione di comunità di cura (community care). In particolare la scuola è il luogo, per eccellenza, in cui è possibile, attraverso pratiche educative, costituire una comunità di cura capace di accogliere il rischio dell’incontro con l’altro, di dialogare con le differenti forme educative presenti nella società. Una scuola, intesa come comunità di cura educativa, costruisce equità nel dare voce alle differenti comunità di cui essa si compone, alle memorie collettive, ai saperi situati e sessuati. L’aver cura è principio d’ordine vitale poiché nutre il tessuto relazionale avendo cura di sé, dell’altra/o, degli esseri viventi e della dimensione spirituale (Mortari, 2002).
Il nesso scuola-comunità di cura educativa concorre allo sviluppo dell’impegno civico-sociale nel porre l’attenzione ai sistemi di relazioni sia all’interno dello spazio della scuola, sia tra essa e le differenti comunità esterne che costituiscono l’ambiente di vita degli studenti e dei docenti. L’impegno civico-sociale e la costruzione di relazioni tra comunità possono essere attivati dal lavoro educativo con piccoli gruppi di ragazze e ragazzi (Cook et al., 2020). Quando la scuola accoglie e impara dalle esperienze comunitarie dei più giovani, diviene comunità educante, capace, a sua volta, di ricevere da quest’ultimi educazione.
È in questa articolata accezione che il termine comunità attraversa le differenti azioni di ricerca del progetto RE-SERVES.
Riferimenti bibliografici minimi
Cook, A. L., & Brodsky, L. M., Walker, W., Ruiz, B. (2020). Building Community Group Intervention: Exploring Outcomes on Multicultural and Civic Engagement Skills with Upper Elementary Students, Contemporary School Psychology, 1-17.
https://link.springer.com/content/pdf/10.1007/s40688-020-00273-1.pdf
Dolci, D. (1972). Inventare il futuro. Laterza.
Mortari, L. (2002). Aver cura della vita della mente. La Nuova Italia.
Weil, S. (1990). La prima radice. (Fortini, F., Trad. it.) SE SRL. (Originariamente pubblicato nel 1949)
Tramma, S. (2014). Comunità. In W. Brandani & S. Tramma (Cur.), Dizionario del lavoro educativo (pp.79-81). Carocci editore.
Per citare questo testo:
Cima, R., (2020). Comunità (di cura educativa). In M. Milana & P. Perillo (Cur.) Progetto RE-SERVES: Glossario. https://sites.dsu.univr.it/re-serves/