Enhancing Civic Engagement Through School-Community Collaboration: A Multi-Case Study

2-5 Giugno 2021 - II Conferenza Internazionale Scuola Democratica
Francesca Rapanà, Università di Verona

Abstract 

Despite being the focus of a large and well-established literature, the concept of civic engagement struggles to find a clear and unambiguous definition (Amnå, 2012). Some authors have tried to identify universal elements which, although declined locally, define indispensable aspects of civic engagement, namely a social contract between governments and citizens or the role of collective identity in citizenship and civic action (Kassimir, Flanagan: 2010). Banyan, accepting the complexity and vagueness of this concept, refers to “a wide range of practices and attitudes of involvement in social and political life that converge to increase the health of a democratic society” (Banyan, 2013).

In the field of educational sciences, civic engagement is linked to the broader topic of citizenship education (Geboers, Geijsel, Admiraal, & ten Dam, 2013) and is embraced as a positive and desirable outcome whose value is generally taken for granted (Amnå, 2012).

The role of schools in the development of future citizens is widely recognized (Geboers et al., 2013) but, like any educational intervention that is never neutral, citizenship education has a political dimension that requires problematizing its own goals, its implicit models, and the coherence with proposed interventions (Westheimer and Kahne, 2004).

This paper presents the outcomes of an ongoing multi-case research aimed at understanding the role of school-community relationships in promoting civic engagement. What kind of citizen informs citizenship education practices in today’s school? What meanings are conferred to civic engagement? The way in which these concepts are declined in educational approaches responds to contemporary challenges and the need to rethink the boundaries of citizenship?

The multi-case study involves 2 primary and middle schools, 2 high schools, 2 vocational training centers and 1 Centers for Adult Education (CPIA). 65 semi-structured interviews have been conducted with principals, teachers, and community actors. The interview guides have been constructed following a common frame on the partnerships oriented to promoting civic engagement, and adapting the questions and main topics to the different interviewees. The interviews have been coded and analyzed using N-Vivo.

The research aims to understand and make explicit the different meanings of civic engagement, particularly the implicit ones, that shape educational practices promoted by schools in collaboration with community and make explicit the idea of citizen and citizenship embedded in these practices, in order to provide both to practitioners and policy-makers useful insights to plan effective and self-aware interventions.

Amnå E. How is civic engagement developed over time? Emerging answers from a multidisciplinary field. J Adolesc. 2012 Jun;35(3):611-27

Banyan, M. E. (2013). Civic engagement. In Encyclopædia Britannica.

Geboers, E., Geijsel, F., Admiraal, W., & ten Dam, G. (2013). Review of the effects of citizenship education. Educational Research Review, 9, 158-173.

Kassimir R., Flanagan, C. (2010). Youth Civic Engagement in the Developing World:
Challenges and Opportunities. In Sherrod, L., Torney-Purta, J., & Flanagan, C. Handbook of research on civic engagement in youth. Wiley, 91-114.

Westheimer, J., & Kahne, J. (2004). What Kind of Citizen? The Politics of Educating for Democracy. American Educational Research Journal, 41(2), 237–269.

Ripartire dai giovani. Percorsi di inclusione e riattivazione sociale ed occupazionale: prospettive e criticità

27 maggio 2021 - Convegno Benessere al Centro: Fare rete e sviluppare il senso di comunità tra imprenditorialità e formazione, Università dell'Aquila
Lisa Stillo, Università di Roma 3

Percorsi educativi e formativi in contrasto al fenomeno di esclusione sociale e lavorativa dei giovani NEET. Suggestioni, proposte, criticità

29 aprile 2021 - Seminari aperti "Educazione, Costituzione, Cittadinanza", Università di Roma 3
Lisa Stillo, Università di Roma 3

Superare lo scontro tra paradigmi? Il caso della definizione di un oggetto di ricerca

14-16 gennaio 2021 - Congresso Nazionale SIPed
Fabrizio Chello, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa

Fabrizio Chello, componente dell’UdR napoletana di RE-SERVES, a partire dai risultati della Revisione Sistematica della letteratura scientifica sui comportamenti antisociali degli adolescenti, ha proposto alcune riflessioni sul processo di definizione di un oggetto di ricerca al di là della cosiddetta “guerra tra paradigmi”, nell’ambito del Congresso Nazionale SIPed ‘La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive’, che si è tenuto dal 14 al 16 gennaio 2021 in modalità telematica.

Abstract

A partire dai risultati della revisione sistematica della letteratura condotta dall’Unità di Ricerca (UdR) napoletana, coordianta dal prof. Perillo, nell’ambito del PRIN RE-SERVES, coordinato dalla prof.ssa Milana, la relazione si è posta l’obiettivo di riflettere sul possibile superamento dello scontro tra paradigmi nella ricerca empirica educativa a partire dalla fase di identificazione dell’oggetto di indagine. La scelta di riflettere sulla fase iniziale di una ricerca deriva dalla costatazione che, molto spesso, il suddetto superamento si riduce all’uso congiunto di metodi e strumenti quantitativi e qualitativi all’interno di studi e ricerche che fanno riferimento ad approcci epistemologi e teorici esclusivamente o esplicativi o interpretativi.

In particolare, nel lavoro della suddetta UdR, il processo di definizione dell’oggetto di indagine, relativo al fenomeno dei comportamenti antisociali degli adolescenti (CAA), ha avuto inizio con la revisione sistematica della letteratura scientifica, dalla quale sono stati identificati e analizzati 65 contributi. L’analisi di questi ultimi ha evidenziato che, anche nei casi in cui il disegno di ricerca è misto, i CAA sono pensati come comportamenti devianti, senza alcuna definizione né del concetto di devianza e, dunque, dei criteri socio-culturali che lo irretiscono né delle motivazioni che spingono il ricercatore a interessarsi a certi CAA e non ad altri.

Il contributo ha discusso i problematici effetti di una tale assunzione sul piano ontologico, epistemologico, teorico e metodologico per poi proporre di ripensare il superamento dello scontro tra paradigmi facendo riferimento all’approccio transazionale deweyano.

Impegno civico e sociale e collaborazioni scuola-territorio: una revisione sistematica

14-16 gennaio 2021 - Congresso Nazionale SIPed, Junior Conference
Francesca Rapanà, Università di Verona

Abstract 

Nel corso del Congresso Nazionale SIPed ‘La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive’ verranno presentati gli esiti della Revisione Sistematica della letteratura da cui emergono diverse definizioni di impegno civico e sociale che si collocano su un continuum che, da un lato, valorizza la dimensione del supporto concreto ai bisogni della comunità indicati dalle istituzioni, dall’altro esalta l’aspetto di critica alla realtà sociale e istituzionale. La definizione assunta, implicitamente o esplicitamente, incide sulla scelta degli approcci e delle relative pratiche educative in collaborazione tra scuola e territorio che sono state individuate in letteratura e categorizzate in: servizio civile, progetti di comunità, promozione di comunità e simulazione politica.  Ciò che caratterizza tali pratiche e le azioni in cui si traducono è la centralità di uno dei seguenti aspetti: servizio alla comunità, attività di ricerca e studio, azione. La Revisione Sistematica ha inoltre consentito di individuare i principali effetti dei programmi e le condizioni che ne consentirebbero una realizzazione efficace in termini di impegno civico e sociale. Le suggestioni emerse dalla letteratura verranno presentate in dialogo con i primi esiti derivanti dall’analisi delle interviste ai Dirigenti Scolastici.

MOOC for NEETs. E-learning, social and working inclusion

10-12 dicembre 2021 - 4th International Academic Conference on Education, Barcelona
Lisa Stillo, Università di Roma 3

This paper aims to present the first analysis of a research about the social and working exclusion of young people who are not in education, engaged or training (NEET). Today, the NEETs population is increasingly rising, and the Covid-19 crisis has further worsened this condition (Ilo, 2020). After the pandemic, NEETs rate increased by 1.2% across Europe, and Italy has the highest number of NEETS (29,4%) in the UE; the majority of whom are women (35%) (Eurostat, 2021) and with higher percentages in southern Italy. Living conditions of NEETs are very heterogeneous, so that it is difficult to hypothesize specific solutions for their needs (Agnoli, 2014). This research, which is part of a PRIN project (Project of Relevant National Interest) named “RE-SERVES”, consists in an e-learning training project (MOOC: massive online open course) aimed at developing some soft skills and specific competences of the NEETs population. This paper specifically aims to illustrate first of all the criticalities of the concept “NEET”; secondly, the findings of the questionnaire, that has been administered to various companies of different sectors in order to analyze the required skills in the labour market; and finally, the structure of the MOOC, which is based on a review of the specific scientific literature and on the results of the questionnaire