Il lavoro educativo per affrontare le fragilità individuali, istituzionali e sociali

a cura di Marcella Milana, Pascal Perillo, Marinella Muscarà, Francesco Agrusti
Franco Angeli, Milano, 2023

Fragilità ed educazione intrattengono una relazione complessa, plurima, che si concretizza a più livelli – individuale, istituzionale e sociale –, in rapporto gli uni con gli altri. Su tali premesse, il volume dà conto dei risultati principali del progetto “RE-SERVES: La ricerca al servizio delle fragilità educative (2019-2023)”, che ha esaminato e problematizzato diverse pratiche educative, intra ed extra-scolastiche, volte a 1) educare alla cittadinanza, 2) coltivare alleanze educative, 3) includere i minori stranieri con background migratorio e 4) riattivare i giovani esclusi dal mondo dell’istruzione, della formazione e del lavoro.
Il volume offre a quanti siano interessati e impegnati nel lavoro educativo piste interpretative e metodologie utili a lavorare con bambini, giovani e adulti, per contribuire a fronteggiare le diseguaglianze generate da politiche e pratiche educative che faticano a rispondere a esigenze e bisogni connessi alle fragilità individuali, istituzionali e sociali.
Pensato per quanti studiano i fenomeni educativi o lavorano in campo educativo o psico-sociale, il volume è tuttavia facilmente fruibile anche dagli studenti iscritti ai percorsi di laurea in Scienze dell’educazione, Pedagogia, Formazione primaria, Servizi sociali, Scienze e Tecniche psicologiche, Scienze psicologiche della formazione e simili.

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Introduzione al Symposium pubblicato su Civitas Educationis, 11(2), 2022

Marcella Milana, Università di Verona
Civitas Educationis. Education, Politics and Culture, Vol.11, N. 2 (2022)

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Pensare la trama che connette. Un approccio sistemico e narrativo ai percorsi dei MSNA

Giuseppe Burgio, Università degli Studi di Enna "Kore"
Civitas Educationis. Education, Politics and Culture, Vol.11, N. 2 (2022)

Abstract

L’articolo non si focalizza sui minori stranieri non accompagnati nel sistema di accoglienza, ma sui percorsi materiali e simbolici che costruiscono il loro profilo esperienziale e che hanno inevitabili ricadute sul sistema di accoglienza e sui professionisti che vi lavorano. A partire dall’ecologia della mente di Gregory Bateson, si propone un’analisi sistemica e intersezionale che attraversa gli spazi delle comunità per minori, i corpi sessuati di questi ultimi, il loro passaggio adolescenziale, i loro progetti di vita e le drammatiche esperienze che hanno subito durante la migrazione. Tale analisi conduce a una proposta educativa progettuale: la co-costruzione di spazi dedicati all’ascolto delle narrazioni dei minori per riuscire a rispondere ai loro bisogni identitari, terapeutici ed educativi.

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Cittadinanza planetaria, minori non accompagnati e riconoscimento della fragilità in educazione

Stefano Salmeri, Università degli Studi di Enna "Kore"
Civitas Educationis. Education, Politics and Culture, Vol.11, N. 2 (2022)

Abstract

Il concetto di cittadinanza è estremamente complesso facendo riferimento a più ambiti del sapere umano: il sociale, il politico, il filosofico, il giuridico e il pedagogico. Declinare il paradigma della cittadinanza in rapporto ai problemi della pedagogia interculturale e alla questione dei minori non accompagnati risulta impegnativo, se si intende offrire risposte agli specifici bisogni formativi dettati anche da un’obiettiva situazione di fragilità. I minori non accompagnati, peraltro, essendo soggetti che vivono esperienze spesso in bilico e ai margini, purtroppo sono nella maggior parte dei casi esposti anche a condizioni di maggiore vulnerabilità. Allora, affinché la differenza e la fragilità non si trasformino in variabili per favorire la discriminazione e l’emarginazione, è indispensabile elaborare progetti di reale accoglienza e di vero riconoscimento muovendo da una pedagogia democratica, propria di una coerente e organica educazione alla cittadinanza planetaria, volta a promuovere percorsi di effettiva reciprocità e di sincera inclusione anche per i minori non accompagnati.

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Prospettiva di genere e NEET: uno sguardo pedagogico

Lisa Stillo, Elena Zizioli, Università Roma 3
Civitas Educationis. Education, Politics and Culture, Vol.11, N. 2 (2022)

Abstract

Il presente lavoro ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulla condizione dei NEET in relazione al genere. Gli ultimi dati nazionali e internazionali confermano, infatti, che l’essere donna è un fattore predittivo della condizione di esclusione sociale e lavorativa. Le ragazze rispetto ai coetanei maschi sono maggiormente marginalizzate; condizione che si è acutizzata durante la pandemia da Covid-19. Interrogarsi e approfondire queste forme di esclusione assume quindi carattere di urgenza anche per tutti coloro che si occupano di educazione e inclusione sociale. In particolare, l’articolo esplora la relazione esistente tra NEET e genere e le prospettive educativo/ pedagogiche utili a ri-orientare spazi di apprendimento e formazione, in grado di valorizzare una pedagogia della differenza. La proposta che viene promossa nel lavoro è quella di un percorso di apprendimento a distanza, attraverso un corso aperto, massivo, e flessibile (MOOC), con l’intenzione di creare nuovi spazi di soggettivazione dei giovani e intessere reti di senso, condividendo medesimi percorsi e promuovendo alleanze educative nell’ottica di una maggiore accessibilità alla formazione.

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Ricerca pedagogica e riattivazione motivazionale di giovani NEET. Riflessioni sulle iniziative promosse dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre

Anna Aluffi Pentini, Barbara De Angelis, Fabio Olivieri, Massimiliano Fiorucci, Università Roma 3
Civitas Educationis. Education, Politics and Culture, Vol.11, N. 2 (2022)

Abstract

L’articolo presenta la relazione tra ricerca pedagogica e il fenomeno complesso dei giovani NEET, ovvero coloro che non sono inclusi in percorsi di formazione e che non lavorano. Le riflessioni presentate nell’articolo si riferiscono specificatamente a due esperienze di ricerca promosse dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre. Sono pertanto descritte in dettaglio le caratteristiche del lavoro per la riattivazione motivazionale dei NEET all’interno del progetto di rilevante interesse nazionale RE-SERVES (REsearch at the SERVice of Educational fragilitieS) come ad esempio la narrazione di sé volta alla realizzazione del singolo soggetto per costruire una sua identità o il potenziamento dell’empowerment e i livelli di autostima e autoefficacia individuale. Vengono qui presentate due tra le diverse proposte di intervento concretizzate all’interno di un corso massivo gratuito intitolato “MEET, Mettici entusiasmo esprimi te stesso”.

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