Diritto rom e pluralismo giuridico

Il diritto rom fra pluralismo giuridico e multiculturalismo

Assegno di ricerca per il settore scientifico disciplinare M-DEA/01 – IUS 02 – IUS 21, presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona

Il processo di riconoscimento legislativo delle identità rom deve accompagnarsi alla consapevolezza da parte del legislatore e del giudice che tale minoranza è portatrice di una cultura giuridica capace di incidere sulle scelte del singolo, spesso più di quanto faccia il dettato normativo statale. La situazione di pluralismo giuridico che viene così a crearsi richiede di essere affrontata sotto due punti di vista. Uno è quello delle istituzioni pubbliche chiamate a gestire l’interazione tra le regole dell’ordinamento statale e i sistemi di diritto rom e a risolvere i problemi di conflitto normativo e giudiziario che possono sorgere dalla loro co-esistenza. L’atro è il punto di vista dei rom. Cos’è “diritto rom”? Qual è la sua filosofia? Quali sono le sue fonti? Come interagisce con sistemi giuridici differenti? Quale impatto hanno su di esso le influenze “esterne”? S’inscrive nella teoria cosiddetta “generale” del diritto? Riflesso delle identità collettive da cui scaturiscono, i diritti rom costituiscono una famiglia (non uniforme) di regole rimasta a lungo ignorata dagli ordinamenti statali, invisibile alla scienza giuridica e, almeno in parte, volutamente occultata dagli stessi rom come forma di resistenza identitaria all’ annichilimento statale e risposta a persecuzioni in atto da secoli. La scarsa letteratura esistente descrive una cultura giuridica rom vivace e dinamica, il cui approfondimento, tuttavia, richiede di abbandonare una rappresentazione dello Stato quale potere politico e giuridico assoluto a favore di un approccio che valorizzi l’aspetto sociale della norma, enfatizzi le influenze tra forze egemoniche e subalterne e attinga alle conoscenze dell’antropologia giuridica e culturale, del diritto privato e pubblico comparato. 

Direttrice: Stefania Pontrandolfo

Ricercatrice: Giorgia Decarli

Periodo: giugno 2019 – luglio 2020

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